SOS – Avvertite dolori fisici, e un vuoto interiore? Non temere, non cedere, tutto è come dev’essere.

Molti stanno sperimentando un aumento sproporzionato di stanchezza e dolori fisici, in particolare nelle gambe e piedi, facendo sentire a molti: sfiniti, senza scopo e molto più vecchi dell’età anagrafica.

Questo particolare sintomo è dovuto al profondo radicamento a terra, la ricezione delle nuove frequenze e del cambio dell’ energia del pianeta. Per quanto tempo i sintomi durano non c’è una risposta semplice, dipende dal nostro processo, la qualità di ciò che si muove attraverso di noi, e la capacità di essere con essa nel presente, senza giudizi, semplicemente accettando senza cadere nell’attaccamento.

L’energia che sale e scende *

La Terra, tramite i poli Nord e Sud, mantiene l’energia terrestre “magnetizzate”.  In un essere umano con un corpo sano, il sistema energetico circola in un’onda che sale e scende muovendosi fra le polarità opposte; questo movimento ha l’effetto di magnetizzare l’energia, facendola spostare fra i due poli, ovvero, il primo e il settimo chakra. Senza polarità non ci sarebbe movimento, senza un movimento energetico, non ci sarebbe la vita.

Il magnetismo della terra si sta indebolendo, i ritmi della nostra Madre Terra sono diventati oramai, imprevedibile. Come una presa elettrica, le gambe e piede sono le prolunghe che congiungono il corpo alla terra creando una forte percezione di radicamento. Prima che la nuova energia posa fluire verso l’alto, deve poter scorrere in giù, verso le radici della coscienza: quando essa non scende facilmente è difficile che salga in modo diverso, perciò questo chakra è il primo gradino verso l’alto.

Anche se è difficile, non è il momento per cedere. L’energia precedente era più orientata verso il “sacrificio”, ora, spetta a ciascuno di diventare “Self Sovereign” (sovrani di noi stessi) in grado di “sentirci”, per quanto doloroso, consapevolmente nel qui e ora, che guarda caso: amplifica il  “sentire” nel centro del cuore e di conseguenza, il vuoto diventa più percepibile.

Dopo anni di ricerca e lavoro su di sé, il senso di “vuoto” è la conseguenza del processo di svuotamento della nostra tazza. Conoscete questa storia Zen?

Nan-in, un maestro giapponese dell’era Meiji (1868-1912) servì il tè a un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen. Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e continuò a versare.

Il professore, non riuscì a contenersi “ E’ colmo. Non entra più il tè!”- “Tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture, come questa tazza”, disse Nan-in “ Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”

E’ ora di gioire dello spazio che finalmente nasce dentro di noi.*

Il non manifesto permea questo mondo anche se in modo silenzioso, e nonostante la sua apparente assenza, non è separato dal manifesto, ma quando si vive esclusivamente sulla superficie dei primi tre chakra, inconsapevoli anche dei loro corrispondenti corpi sottili, il non manifesto, o meglio l’esistenza sottile, è cosi camuffato che quasi nessuno se ne accorge.

I fisici ora; ci dicono che la solidità della materia è un’ illusione. Da migliaia di anni, un noto testo buddhista, il Sutra del Cuore, afferma “ La forma è vuoto, il vuoto è forma”. L’assenza di tutte le cose è il vuoto, il nulla permea l’intero universo come spazio, interiore ed esteriore.

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Non si può capire lo spazio perché non appare, invece tramite il quarto chakra e il suo corpo sottile, il primo passo è prestare attenzione al vuoto, per esempio fra un suono e l’altro, ascoltare le pause fra una nota musicale e l’altra, le pause fra i pensieri, il vuoto tra l’inspirazione e l’espirazione, così facendo, dentro di noi cresce la dimensione del silenzio importante tanto quanto il suono. Il salto quantico nel centro del cuore energetico e del corpo sottile, avviene quando si “svuota la tazza” e la tranquilla vastità dello spazio (vuoto) che consente all’universo di esistere, è sentita anche dentro di noi.

A volta, a cause dell’ego, ci manca la sottigliezza, la capacità di andare oltre, ma quando nasce quella sensibilità, è attraverso il vuoto che TUTTO diventa possibile, incluso la trasformazione delle trace energetiche rimaste nascoste e represse nei primi tre centri e nei loro corpi sottili che ciclicamente ritornano. Il vuoto del cuore possiede la naturale capacità di portare rilassamento e ringiovanimento, e soprattutto il potere alchemico di trasformare e sanare i corpi sottili e loro corrispettivi chakra.

Avvertite dolori fisici, e un vuoto interiore?

Non temere, non cedere, tutto è come dev’essere, e se ci fosse un dubbio, un controllo medico vi toglie ogni pensiero. Rimane presente nel cuore, e con il corpo. Ora è il momento di offrirle più amore, cura, comprensione, pazienza, spazio e accettazione perché una qualità che ci può aiutare a radicare nella nuova energia, è la consapevolezza dei nuovi ritmi – i nostri.

La vita è un dono, un viaggio di condivisione e collaborazione e va sperimentata e vissuta pienamente; la mente razionale vorrebbe sapere dove siamo diretti, ma per la crescita personale il traguardo non è mai importante, ciò che conta è sempre il viaggio.

 

Caroline Mary Moore

*Brani del libro “Radicarsi nel Corpo,  la via verso un campo energetico equilibrato”.

 

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2 Risposte

  1. Igor scrive:

    Grazie per l’articolo che ho condiviso volentieri in Fb e auguri a tutti per un evoluzione del Cuore colma di gioia, grazie Vita, grazie Caroline

  2. Grazie a tutti voi che condividete l’articoli!
    Insieme, collegati, come dici tuo, tramite il cuore, in questa 4° dimensione, è possibile vivere un’ esperienza nuova, anche rimanendo saldamente radicati in questa vita meraviglioso ancora tridimensionale, il cuore è sicuramente la port d’ingresso.
    Grazie.

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