La 3° Legge Ermetica: La Testimonianza Straordinaria del Cambio Vibrazionale?

downloadHermes Trismegistus è una figura leggendaria che non ha bisogno di presentazioni. Famoso per la sua dichiarazione: “Chi ha conoscenza delle 7 leggi universali, o principi di verità, ha la chiave con cui si aprono tutte le porte del tempio”.

Hermes è associato al dio egiziano Thot, fondatore della scuola filosofica del pensiero conosciuta come Ermetismo, si ritiene che sia l’autore del Corpus Hermeticum, una raccolta di scritti ad alto contenuto spirituale.

Portando la nostra attenzione alla terza legge Ermetica Universale, o meglio, alla Legge di Corrispondenza: “Come sopra così sotto, come sotto così sopra. Come dentro così fuori, come fuori così dentro. Come nel grande, così nel piccolo “, questa legge universale è particolarmente interessante, perché non è mai stata così attuale e vera fino a questo preciso momento.

Osho, il Maestro spirituale contemporaneo, parlando della simbologia della croce Cristian, attira la nostra attenzione su questo concetto:

La mente si muove da un momento all’altro, su un piano orizzontale. È simile a un treno: passato e futuro sono come vagoni in fila su un piano orizzontale.
La consapevolezza è verticale: non proviene dal passato e non va nel futuro. In questo momento si tuffa verticalmente nell’abisso o si innalza verticalmente alle vette.

Questa sua descrizione definisce come lo Spirito (coscienza universale) si muove in una linea verticale: “Come sopra così sotto, come sotto così sopra”, mentre la materia, d’altra parte, viaggia in orizzontale: “Come dentro così fuori, come fuori così dentro“, mentre ” Come nel grande, così nel piccolo” abbraccia e rinchiude entrambi.

La scienza studia sia la terra, sia lo spazio. Nel 1952 un fisico di nome Winfred Otto Schumann predisse per la prima volta matematicamente, la risonanza elettromagnetica delle terre, oggi conosciuto come la Risonanza di Schumann con la frequenza vibrazionale di 7, 83 Hz.

Dopo anni di stabilità, questa frequenza dimostra picchi notevoli, un fenomeno che gli scienziati non sono in grado di prevedere o comprendere i motivi.

Questi crescenti picchi segnalano un costante aumento della frequenza vibrazionale terrestre, che accoppiata con l’indebolimento del campo elettromagnetico attorno alla terra (polarità opposte presente simultaneamente) il nostro piccolo pianeta sta ricevendo, dallo spazio, alte frequenze vibrazionali da fonti come: venti solari fortissimi mai registrati e una tempesta cosmica molto potente emessa da una galassia primitiva (quasar) con vento che viaggia al 13 per cento (13%) della velocità della luce, ed è talmente potente da soffiare via, ogni giorno, una massa pari a nove volte quella dell’intero Sole.

Ricordando le parole di Osho che stabilisce che lo Spirito, o coscienza universale, si muove in una linea verticale. E’ possibile che sia la terra (materia) sia lo spazio (mistero), per la prima volta, stiano vibrando (risonando) in modo sincronico in una danza?

Come sopra così sotto, come sotto così sopra

Se la Terra ora partecipa, attivamente, alla sua stessa evoluzione (risveglio) forse non è irragionevole supporre che alla fine si stabilizzerà a una nuova frequenza più alta, se ciò dovesse accadere, gli effetti che avrà sulla vita biologica sono ignoti, perché nessuno lo sa.

Invece, per motivi che sappiamo tutti, c’è una crescente preoccupazione per il nostro futuro immediato. Molti stanno aspettando il salvataggio, ossia il “salto quantico”, la fine di un’era o l’arrivo degli alieni. Qualunque siano le nostre speranze è irrilevante. Il discorso di Osho è molto chiaro per quanto riguarda la responsabilità e salvezza umana:

Non è nella linea verticale dello Spirito

Lo Spirito è un Mistero. Non abbiamo alcun controllo o potere su come, o quando, questa linea verticale si decide di svilupparsi, risvegliarsi o manifestarsi. Che ci piaccia oppure no; non possiamo intervenire.

Tuttavia, la buona notizia è: la linea orizzontale che rappresenta la materia, ovvero, la vita umana, lo è!

Come molti sanno, salvare se stessi non è un viaggio facile. Il risveglio spirituale o trasformazione personale inizia con una crisi che porta l’individuo all’auto riflessione e all’auto indagine: richiede tempo, pazienza, perseveranza e la capacità di rispondere creativamente: fisicamente, mentalmente, emotivamente e spiritualmente piuttosto che re-agire automaticamente di fronte alle proprie ferite e limitazioni.

Come dentro così fuori, come fuori così dentro. Come nel grande, così nel piccolo

Ancora una volta troviamo una risonanza in sincronicità tra le dimensioni interne ed esterne: Ora il benessere globale, (fuori/grande) e il benessere individuale (dentro/ piccolo) stanno attraversando una grave crisi. Il doloroso processo di sgretolamento “breakdown” d’entrambe le dimensioni è evidente a molti, anche se non a tutti; tutto ciò dimostra la veridicità delle parole di Osho, ossia, un’implosione massiccia nella quale si rischia un: “tuffo verticale nell’abisso”, oppure “ si innalza verticalmente alle vette”.

La crisi è un’opportunità paradossale per raggiungere lo stato trasformativo chiamato “breakthrough” o “turning point”, la svolta, un processo di trasformazione che si raggiunge portando la consapevolezza attivamente lungo la linea orizzontale della materia.

Il “breakthrough” è paragonabile al processo di nascita quando entrambe le energie di contrazione (dolore personale) ed espansione (probabilità di nascita) sono presenti contemporaneamente.

Oggi, viaggiando consapevolmente lungo la linea orizzontale della responsabilità umana, due energie di potenza opposta sono evidenti. In primo piano c’è la paura, che innesca lo sgretolamento “breakdown” e viaggia, o meglio, trascina gli individui verticalmente nell’abisso.

La seconda è il lutto, una potenza trasformativa, se completata, che ha il potenziale di raggiungere lo stato emotivo di “breakthrough” ovvero, attraversare il dolore (orizzontale) per poi innalzare verticalmente alle vette (verticale).

Perché appare evidente il lutto?

Il lutto è una naturale, reazione emotiva alla perdita. Un processo di cinque (5) fasi che può essere identificato da quanto segue: negazione e isolamento: rabbia; contrattazione; depressione; accettazione, che non scorre necessariamente in quell’ordine.

Solitamente, il lutto è associato alla perdita di una persona cara, ma può accadere per molte altre ragioni che creano un vuoto, un buco nero, dove il dolore, insieme alla la paura e la sofferenza ci consuma.

L’ovvia crisi economica sta causando il rapido “breakdown” o crollo sia sociale (fuori/grande), sia personale, (dentro/piccolo) e in entrambi i casi ha innescato nell’umanità un senso di perdita fisica, mentale, emotiva e spirituale; ora il caos e l’incertezza regnano mentre restiamo nel limbo incapaci di prevedere, o addirittura immaginare un futuro, che per molte persone sembra essere molto desolante.

L’ego che, o sa tutto, oppure si aggrappa in modo ostinato e alla cieca, a chi si proclama di sapere (esperti), un fenomeno molto in discussone ultimamente, sta rapidamente crollando, il sapere oggi è sul mercato insieme al conflitto d’interesse!

Dall’altra parte, per secoli, l’uomo ha proiettato i propri impulsi inconsci (ombra) perpetuando nel tempo la sofferenza umana, una realtà basata sulla lotta per la sopravvivenza e non l’abbondanza, e tristemente, ha imparato a interpretarla come “normale”.

Questa malsana “normalità” ora viene messa in discussione. Smantellata pezzo per pezzo, consapevolmente oppure no, la collettività sembra che sia in lutto piangendo la sua morte!

Chi ha investito nel proprio viaggio personale riconoscerà le cinque (5) fasi del lutto come un processo di guarigione necessario. Viaggiando consapevolmente lungo la linea orizzontale (comunemente detto:stare con il dolore), si attraversa il dolore personale al punto centrale dove le due linee incrociano (cuore) l’unico punto in cui si raggiunge una svolta o trasformazione (breakthrough).

Molti hanno investito tempo, anche anni, per sperimentare la morte simbolica della psiche umana al fine di, metaforicamente parlando, dare vita alla trasformazione personale. Ora il tempo è scaduto e molti sono chiamati a seguire un corso intensivo!

Senza entrare nei dettagli inutili, il processo del lutto con le sue cinque (5) fasi, appare dolorosamente chiaro per alcuni di noi. La necessità di negare i fatti (non cospirazioni) in modo ostinato sta diventando sempre più evidente.

L’ovvio isolamento e distanziamento. Rabbia per l’ingiustizia per vari motivi personali. La contrattazione, che si verifica quando accettiamo compromessi e promesse nella speranza di ritornare alla vecchia vita ‘normale’. Depressione, e disperazione che porta al suicidio, ora un problema davvero preoccupante, e infine arriviamo all’ultima fase, ovvero, l’accettazione.

L’accettazione è probabilmente la fase finale che molti non raggiungono mai, perché per quanto riguarda la perdita, come è possibile accettare l’inaccettabile?

Si dice che il tempo guarisce tutte le ferite, ma senza l’accettazione (impossibile per la mente logica) le nostre ferite aperte vengono intoppate con “Band Aids” cerotti o stampelle, strategie che ci permettono di convivere con la nostra perdita, piuttosto che crescere e rafforzarci attraverso di essa.

Se ciò che stiamo vivendo è il lutto collettivo, allora ci viene offerta una scelta tra il tuffarci verticalmente nell’abisso o innalzarci verticalmente alle vette. Tuttavia,  a molti manca la consapevolezza, e per raggiungere questo obiettivo richiede scaricare una nuova app (scusate il gioco di parole!)

L’app, come sappiamo molti, si chiama “heart mode”, l’apertura alla vulnerabilità e alla verità per quanto sia scomoda, dove l’accettazione non può essere forzata, perché autentica. Il cuore è il nostro miracolo, egli ama un paradosso, in quanto tale, è in grado di porre fine a qualsiasi conflitto:

“ Accetto che non sono ancora in grado di accettare!”

Accettando la propria resistenza, limiti e l’incapacità di accettare, raggiugiamo l’accettazione di ciò che è, qui e ora, nel momento, anche se non è tutto rose e fiori,  al cuore non interessa se la verità è bella perchè è sopratutto neutrale, essenziale e vera.

Lasciando che sia, il conflitto, i sensi di colpa e l’inadeguatezza si rallentano e cosi facciamo il primo passo verso il livello successivo, e completamente nuovo, nel processo del lutto – la trasformazione.

In conclusione: “Come nel grande, così nel piccolo” e viceversa, tra le tante cose che vengono in mente, c’è una in particolare, molto importante perché gioca un ruolo fondamentale in questo caos globale.

Collegata alla teoria scientifica secondo la quale l’universo è in continua espansione. “Come nel grande, così nel piccolo, Come nel piccolo cosi nel grande” oggi la sincronicità e la risonanza tra l’universo in espansione (macro) e la crescita della popolazione mondiale (micro) e più che evidente.

Uno degli argomenti che alcuni considerano vitali, è la riduzione dell’espansione della popolazione mondiale. Nella guerra globale per le risorse, molti temono che questa continua espansione sia un pericolo per la sopravvivenza della nostra specie.

Se questo è vero oppure no è discutibile, ma dimostra come la popolazione sulla Terra e l’Universo sono in perfetta sintonia per volontà dello Spirito (linea verticale).

Come nel grande, così nel piccolo e vice versa

Questa è facile distinguere oggi. La decisione di una sola persona sta influenzando la vita di un’intera nazione, e per molti significa un tuffo, verticalmente nell’abisso. Simultaneamente, siamo testimoni di un altro uomo (Giuseppe De Donno, ironicamente un altro Giuseppe) che parla della sua terapia del plasma “democratico”, il “Popolo che cura il Popolo”, una straordinaria testimonianza di solidarietà umana e amore per il prossimo, ormai una reazione a catena inarrestabile in tutto il mondo.

Questo è forse il più potente gesto umano (linea orizzontale) che sigilla la legge Ermetica “Come nel grande, così nel piccolo”. In un momento di estremo dolore globale, un solo uomo ha cambiato il destino di tanti, poi ogni singolo paziente guarito, insieme ad atri guariti, creano una terapia per i singoli malati. In questa danza di circolo perpetuo si innalza verticalmente alle vette, mentre si viaggia lungo la linea orizzontale della materia!

In questo importante passo dell’evoluzione umana, la sfida è trascendere i nostri impulsi e istinti animali. Altrimenti, senza l’amore per il prossimo e per noi stessi (cosi dentro cosi fuori), la vita è un viaggio automatizzato e senza senso, che scorre orizzontalmente dalla nascita alla morte, totalmente dissociato dal momento presente (cuore).

Il cuore è il ponte tra il profano (linea orizzontale) e il divino (verticale), e si trova nel punto centrale dove le due linee si incontrano. Il suo invito è una sfida – risvegliarsi alla propria sovranità per illuminare l’ombra presente nella mente inferiore (lottare per la sopravvivenza e  la paura della morte).

Le qualità in ombra sono proiettate sulla realtà esterna e viceversa, ma, come stabilisce la quarta legge Ermetica della Risonanza, l’ombra funziona come un catalizzatore negativo dove facilmente  ci porta a tuffarci verticalmente nell’abisso.

Ora il compito è d’invertire il processo, ed è qui che i popoli hanno il potere, di unirsi in solidarietà verso il prossimo con empatia, compassione e vulnerabilità davanti all’avversità, d’immaginare e sognare il mondo che vogliamo e piroettarlo verso l’esterno, dicendo “cosi sarà” creando un nuovo catalizzatore dove ci innalza verticalmente alle vette.

Questo è un potere che nessuno potrà mai toglierci, a meno che, non siamo noi a rinunciarci, volontariamente o inconsciamente.

A noi la scelta.

Caroline Mary Moore

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