La crisi del caos, uno straordinario capitolo della storia umana – la sua evoluzione!

Dopo una crisi esistenziale è comune sperimentare un risveglio spirituale, e per molti di noi è accaduto proprio così, tuttavia, nonostante anni d’esperienza alla spalle, molti ricercatori stanno vivendo nuovamente una crisi, solo questa volta non è esistenziale; sembra essere un rifiuto di accettare il caos generato dall’umanità.

Avete notato che stiamo vivendo il tempo degli opposti; gli estremi, dove molto di quello che una volta era celato e nascosto, ora è visibile alla luce del sole? Se la risposta è sì, siete consapevoli si essere gli eroi di due mondi molto distinti e separati, dove lo slogan di questi tempi sembra essere: “Sei con me o contro di me”.

Siete stremati e alla ricerca di un po’ di conforto e speranza?

Magari ascoltate o leggete fiumi di parole ispiranti sulla rete, ma in fine, nonostante tutto, siamo sempre qui in un mondo che va, apparentemente, verso la deriva, dove le giornate sembrano vuote e surreale mentre percorriamo su una montagna russa che viaggia rapidamente e pericolosamente fuori sincronicità con la nuova frequenza vibrazionale.

Avete perso la fiducia nell’umanità?

Sentite l’ansia di prestazione perché le persone (incluse noi) sono incapaci di comportarsi nel modo in cui crediamo sia indispensabile per compiere questa trasformazione planetaria unica e storica?

Se questo è il vostro sentire ora, non siete soli.

Lo stato di confusione mondiale, o meglio, il caos che l’uomo sta generando, è l’unica condizione in cui una nuova ordine può nascere; è dal caos che nasce l’ordine!

Nonostante le incertezze, stiamo assistendo ad uno straordinario capitolo della storia umana – la sua evoluzione!

Normalmente, per transitare da un piano esistenziale a un altro, la morte del corpo fisico è necessaria; ora nella nostra storia, è giunta la possibilità di completare la trasmutazione e la transizione, da un piano di coscienza a un altro, senza la perdita del corpo fisico, e se questa teoria è esatta, gli attaccamenti della mente sono destinati a perire e scomparire dalla nostra realtà.

Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò –  C.G.Jung

Al momento, pochissime persone sono in grado di compiere questo passo, ma il passaggio non è un evento, bensì un processo graduale. L’esistenza è sempre perfetta, non conosce moralismo, e diversamente di noi, non è in conflitto con se stessa.

Essendo una parte integra dell’universo, anche noi siamo perfetti…perfetti nella nostra imperfezione – straordinari nella nostra ordinarietà e solidarietà, perché sono i nostri errori umani a insegnarci, sono i nostri dolori che ci permettono di espandere e crescere spiritualmente lungo un cammino perfetto per ciascun’anima.

Viviamo nella densità della materia che ospita e sostiene diversi livelli di coscienza che interagiscono insieme vibrando in risonanza, sia in luce, sia in ombra; esseri di luce che si purificano tramite il dolore, attratti da altri che emanano la stessa frequenza.

Più che mai il nostro compito è di accogliere questi incontri energetici, facendo il nostro meglio di sentire, pienamente, fino in fondo, ogni disagio emozionale che sorge. Lo scopo della vita non è essere il migliore, perché stranamente, più alto il livello di coscienza di un individuo, più la sua energia è impegnata nel sentire, essere piuttosto che sapere, avere – tuttavia, ogni tipo di coscienza è giusta, non ne esiste una sbagliata e sforzare di ottenere un livello di coscienza diversa da quello di cui disponiamo, non è possibile, perché è una verità dell’anima necessaria per il percorso che ha scelto; non è una colpa e neppure un errore.

Ora è il momento di rendersi conto che le nostre inquietudini al riguardo del caos nascono da un’idea dualista che divide ogni persona, evento, pensiero o emozione turbolente tra giusto e sbagliato; un’abitudine mentale che non vibra in risonanza con la nuova energia.

Siamo arrivati al fondo del barile della tridimensionalità, le strategie sono esaurite, come anche le distrazioni, rimane solo il momento presente, stare fermi come il perno del pendolo, con quello che c’è, anche se scomodo, difficile, doloroso, fastidioso, ombroso perfino odioso, perché è l’unica scelta disponibile se vogliamo fare la transizione.

Magari soffiamo di frustrazione, di stanchezza, d’intolleranza, oppure siamo delusi o stremati; qualunque sia la nostra difficoltà, rimaniamo presenti, sentendo consapevolmente, fino in fondo, ogni traccia del nostro disagio, possibilmente senza giudizi e lamenti! Questo è il nostro compito ora, fare il nostro meglio – perché anche se è poco, è sempre la somma totale di quello che possiamo offrire!

Nella trasformazione della Terra, in un modo o l’altro, tutta l’umanità contribuisce. Questa è la bellezza della vera co-operazione, nessun’anima tiene il segno, ma offre quello che può. Alcuni doneranno molto, sostenendo chi offrirà poco o niente, ma in ogni caso, si dà quello che il nostro livello di coscienza ci permetterà…questa è la perfezione, nella sua imperfezione; per il resto – ci penserà la Sorgente.

 

Caroline Mary Moore

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2 Risposte

  1. ORNELLA scrive:

    STUPENDO E’ PROPRIO COSI’

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