Il meglio che possiamo fare è….fare il nostro meglio.

 

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Credo che alcune frasi di Albert Einstein siano più attinenti oggi che quando le ha pronunciate anni fa’, per esempio:

La Vita è come un grande arazzo. L’individuo è solo un filo insignificante di un immenso e miracoloso disegno.

Queste parole mettono tutto in prospettiva, sottolineando una qualità che a noi esseri umani spesso manca – l’umiltà.

Può sembrare scontato dire, ma l’universo non gira intorno al pianeta Terra, i suoi abitanti e i loro problemi: per quanto ferisce l’ego umano, siamo solo granelli di sabbia sul fondo di un oceano vasto e infinito, tuttavia, le scintille divine che dimorano nelle anime delle donne, e negli uomini, sono connesse al TUTTO, di conseguenza, come fili “insignificanti” ma essenziali, hanno un ruolo importante da svolgere. La Sorgente, che Ama e conosce intimamente ogni filo prezioso, in questo periodo particolare, è impegnata nella tessitura di un particolare dettaglio del suo” grande arazzo”, e per citare ancora una volta Albert Einstein, “ Dio non gioca con i dadi” perciò, quello che accade al pianeta Terra e a suoi abitanti influisce e contribuisce alla bellezza e ricchezza del “immenso disegno miracoloso” che è in costante espansione.

Questa connessione è il concetto olistico, una posizione teorica metodologica basata sull’idea che l’universo (compresa l’umanità), va considerato sempre come un’unità-totalità non esprimibile attraverso la mera somma delle parti che lo costituiscono, perciò bisogna accettare che l’uomo è un inestimabile collaboratore, anziché il protagonista!

Come sappiamo, l’umiltà e la resa non sono tra le doti comunemente associate all’essere umano, specialmente negli ultimi 2000 anni. Entrambi sono qualità della polarità femminile (non intesa come donna), purtroppo indebolita, derisa e accantonata come fiacca in favore di qualità come “brute force” la forza brutta, la supremazia maschile e la conquista.

La nostra difficoltà nell’essere ricettivo al Femminile, e di conseguenza al Mistero e alla Fede nell’ignoto, è a causa della predominanza del cervello sinistro analitico, e del controllo lineare della mente dualistica che “sa tutto”, un pendolo che oscilla costantemente dividendo e separando la realtà in bianco o nero, trasformando quello che sarebbe un semplice opposto, in un oppositore. Bisogna stare attenti alle conclusioni dualistiche, altrimenti questa prospettiva mentale ci rende vittime nel momento in cui, guardando attorno, appare che stiamo perdendo la battaglia contro l’oscurità che ci circonda: di conseguenza, la Vita nel 2016 appare impazzita, piuttosto che sensato e in linea con il suo intento. Non ci nutre? Perciò ci abbandona. Non interviene? Allora è assente.

Con questa incrollabile bramosità di sapere, avere e controllare tutto, accompagnata da una mentalità di conquistatori, guerrafondai, che si scagiona con “il fine giustifica i mezzi”, l’uomo ha prodotto, e tuttora produce, le situazioni più raccapriccianti immaginabili e ora, con il mostro liberato dalle segrete, come ingenui bambini, dopo aver superato i limiti predefiniti da mamma e papà, chiediamo all’universo di rimediare pregando che il cambiamento vibrazionale accade al più presto possibile per salvarci!

Ora l’umanità si prepara per un salto evolutivo all’alba dell’era dell’Acquario? Oppure possiamo dire in modo più consueto, e meno poetico – l’adolescente, chiamato Umanità dovrà imparare ad assumere la propria responsabilità in modo che diventi grande!

Tutti sono stati ragazzini, ma col tempo, spesso si dimentica la propria gioventù. Chi ha avuto, o tuttora ha un adolescente in casa, sa, che la responsabilità non è il loro forte, appunto perché manca l’esperienza nella scelta, è la capacità di ammettere l’errore (anche se è grazie all’errore che s’impara), in breve, gli adolescenti sono decisamente allergici ad assumere pienamente la responsabilità per OGNI loro azione, e senza un rito di passaggio, si rischia di portare quel atteggiamento come limite nella maturità.

E’ curioso se pensiamo che per l’Era dei Pesci, sembri che la stima di età per l’essere umano, calcolato dai filosofi contemporanei, sia proprio di 17 anni, l’età dell’adolescenza. Quest’era, dominata dall’affermazione “ io credo” ci ha resi tutti dolorosamente consapevoli della nostra ultra sensibilità emozionale (bambino interiore). Un’era nella quale la ricerca spirituale dalle masse è vissuta tramite la religione monoteistica e istituzionale, e che fisicamente governa i piedi e il sistema immunitario.

Una coincidenza? E’ possibile, tuttavia non si può negare la difficoltà il genere umano mostra nel sviluppare l’intelligenza emotiva (guarire il bambino interiore) per non parlare dell’inabilità di superare la paura, quasi paranoico, associato alle intolleranze religiose, e a cause della competizione spietata per le risorse della terra, si allontana sempre di più dalla vita naturale (piedi sradicati), e tutto alle spese della salute – lo squilibrio psico-neuro-immuno-ormonale, creato dallo stress che inevitabilmente e silenziosamente danneggia il sistema immunitario e la nostra naturale omeostasi.

Et voilà…Intolleranza Religiosa, emozioni infantili, relazione stress/malattia, le case farmaceutiche, le multi nazionali, competizione per il potere e lo sfruttamento della Terra, sono tutti temi contemporanei che si offrono gratuitamente come perfetti ostacoli e strumenti di crescita – perché è attraverso l’avversità che si evolve, e non tramite il benessere ed equilibrio.

La bramosità per l’arrivo della trasformazione energetica è diventata un mantra giornaliero per molti di noi, eppure il cambio è già avvenuto, perché il passato, presente e futuro esitano contemporaneamente. Chiamando ancora all’appello Einstein, egli disse:

Le persone come noi che credono nella fisica, sanno che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un’ostinata persistente illusione.

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Perciò la frequenza della Terra è già cambiata. Molti, sono le persone in questo momento coinvolte attivamente nel cambio vibrazionale sia fisicamente, emotivamente che spiritualmente, queste persone “sentono” già il passaggio stretto è buio della nascita verso un mondo già pronto per accoglierle. Tuttavia non è una nascita “plurigemellare” (per sette miliardi), questa rinascita non sta accadendo en masse, appare che sia un processo, non un evento – dove ogni individuo, in modo personale, chi prima, chi dopo, rinasce quando è pronto di compiere il suo processo di “self Sovereinity” sovranità del sé individuale, non collettivamente, perché con la Madre si nasce da soli.

Perciò, questo salto, metaforicamente parlando, dall’adolescente all’adulto, è un rito di passaggio vero e proprio, il bambino bravo che ha vissuto in conflitto e separazione tra la sua Luce e l’Oscurità, obbediente al genitore, non per rispetto ma per paura di non ricevere l’amore, oramai cresciuto, vive in un mondo che rispecchia ovunque il Mostro, una volta legato e nascosto nelle oscure segrete della psiche umana. Secoli di guerra in nome del “Bene contro il Male” ironicamente, sono stati il mezzo lecito per liberarlo, sfogarlo sadicamente, altrimenti in tempo di pace, in nome della Luce ”buona”, l’Ombra “cattiva” va repressa e nascosta, creando sensi di colpa e negazione, con piccoli sfoghi vissuti con le trasgressioni, oppure con la superiorità sociale e spirituale che proietta l’ombra tramite il giudizio al prossimo. Mahatma Gandhi disse:

La propensione dell’uomo a ingannare se stesso è immensamente superiore alla sua capacità d’ingannare il prossimo.

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L’auto inganno in questo caso è la convinzione e presunzione dell’ego che brama di volare in alto, pericolosamente vicino al sole alla ricerca del Paradiso. Come l’angelo caduto chiamato “Lucifero”, anche l’umanità, metaforicamente parlando, dovrà “cadere” dall’alto verso il basso, sporcandosi nelle viscere oscure, e buie della Terra radicandosi nella Vita, sperimentando la complessità delle emozioni umane: penetrando le segrete proibite che nascondono l’animale primordiale assetato di sangue che dimora in ogni uno di noi. Camminando nel nostro stesso inferno, ogni uno dovrà poi tenere in mano la propria lanterna, perché vivere nell’oscurità senza la Luce, è l’altro lato della moneta della separazione, ovvero, vivere nella luce negando l’oscurità. Come esseri “Luciferini”, non intesa come adoratori del male, bensì come “portatori di Luce” si rinasce dall’utero della Grande Madre per camminare nuovamente nella Luce in modi integri e autentici. Osho, il Maestro Spirituale disse:

Non puoi andare direttamente in paradiso; la via per il paradiso passa attraverso l’inferno. Devi passare per l’inferno; quella è la scuola che ti prepara per il paradiso. Non avere fretta, perché altrimenti diventerai molto infelice.

Vivere questa esperienza e l’unica strada per abbandonare il senso di repulsione associata alla polarità negativa, erroneamente considerata spiacevole, ostile, avversa, non giusta, malvagia, empio e degenerata. Chi ha raggiunto la comprensione e compassione per il proprio inferno si prepara per compiere il passo finale del percorso iniziatico alchemico – il passaggio solitario che richiede l’umiltà della resa davanti alla supremazia della Vita, afferrando pienamente e dignitosamente, senza giudizio, quello che l’ego trova non negoziabile, sia come individui, sia collettivamente come esseri umani; questo non è un atto di passività, di subordinazione, bensì un atto di coraggio e di FEDE.

Ci siamo.

La Vita ora ci sta chiedendo presenza, centratura e consapevolezza per fluire insieme con lei in questo nuovo mondo che ci aspetta. Non cadete nel senso dell’inadeguatezza, o nel panico, rilassativi nella nuova sensazione, frizzante e avventurosa nel “non sapere” paradossalmente “sapendo” che alla fine tutto accadrà, come deve andare… quando ogni anima è pronta.

Sappiamo che l’ego desidera tutto “ora”, ma la bramosità sciupa e disperde l’energia preziosa necessaria per la metamorfosi individuale. Possiamo offrire alla Vita, solo il livello di coscienza di cui disponiamo oggi, né di più né di meno, il meglio che possiamo fare, è…fare il nostro meglio qualunque cosa sia, senza giudicare, misurare o confrontare.

Questa predisposizione di lasciare cadere l’impazienza e il controllo competitivo di “ottenere” o raggiungere il cambiamento a tutti costi (prima degli altri magari), è la Vera trasformazione spirituale che trasmuta la necessità egocentrica di “avere” o “possedere” la vita spirituale, spostando la coscienza verso l’interno del Cuore, nella dimensione che ama sperimentare la naturalezza nel “essere” una donna e un uomo spirituale sia del vecchio, sia del nuovo mondo.

 

Caroline Mary Moore

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4 Risposte

  1. silvia scrive:

    Ciao Caroline, son Silvia, la frase che da il titolo a questo post mi ha colpita molto in quanto somiglia alle frasi che mi scambio ogni mattina con un caro collega, essendo un essere saggio lo definisco il mio filosofo di fiducia. Fa parte della cosiddetta categoria protetta, infatti la sua scrivania è vicino agli ascensori, in un angolo, non ha un suo ufficio, come diceva un mio caro amico:
    in un mondo di matti i sani son patologici.
    Non amo i filosofi ufficiali, a parte forse Krishnamurti che apprezzo molto anche per il fatto che fece bruciare i suoi resti per non lasciare spazio ad idolatrie post mortem.
    Amo le persone che la Vita, grande maestra, pone sul nostro cammino, con tutto il rispetto per chi ama i filosofi ufficiali e per lor anche, ci mancherebbe. Come disse Eistein il gran Capo, Amore infinito non gioca a dadi e sa ciò che fa. La frase di oggi del mio filosofo è: nello specchio c’è la chiave del tuo successo. Per lui lo stare bene ed apprezzare ciò che siamo e ciò che abbiamo è la base del suo pensiero che elargisce con umiltà ed ironia. Siamo in molti nella sede in cui lavoro a considerarci suoi discepoli. Ci tenevo a parlare di lui, che nonostante la vita non gli abbia sorriso, comunque dirama messaggi di saggezza ed amore. Grazie a Dio non è un maestro asceso e non bisogna canalizzare nulla!!! Con tutto il rispetto… lui è lì, ogni mattina col suo sorriso, ci salutiamo, mi avvicino alla sua scrivania e gli chiedo la frase del giorno. Buona giornata.

  2. Buon giorno Silvia,
    Grazie per la tua condivisione. Come te, credo molto nella vita e la sua semplicità. Apprezzare le parole del vostro ‘filosofo’ di vita in ufficio è anche onerare chi ha vissuto una vita con dignità e umiltà e che ora può condividere con voi questa sua saggezza.
    A presto

  3. silvia scrive:

    Grazie a te pe la risposta, Caroline, sei molto gentile, hai proprio ragione. Complimenti per il tuo blog, intense e lucide le cose che scrivi, bella anche la grafica, l’impatto visivo è molto importante. Scegli sempre immagini molto coinvolgenti ed anche commoventi. Alla prossima.

  4. Caroline scrive:

    Grazie.

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