3D,4D e 5D. Seconda Parte: Perché Non Tutti Possiamo Percepire il Nuovo Mondo Se è Già Qua?

Nell’articolo precedente, sono state osservate da vicino le implicazioni multidimensionali dei sintomi dell’Ascensione e il ruolo che svolgono. In questo secondo esplorazione, ancora una volta, l’attenzione sarà posta su una frase molto discussa nella comunità spirituale – Il Nuovo Mondo.

Il Nuovo Mondo esiste. E non solo, è già qua!

Una dichiarazione piuttosto forte considerando che non sembra esserci alcuna prova a sostegno.

Potrebbe essere il nuovo El Dorado? Una destinazione immaginaria progettata per tenerci in viaggio, come il mistico Avalon, la leggenda che ha ispirato molti ad andare alla ricerca del Santo Graal.

Forse sì, forse no. Scopriamolo.

Stiamo diventando sempre più abili nello spostamento da una dimensione all’altra, ad esempio: dalla mente (3D) al cuore (4D). Tuttavia, senza l’intento, la volontà e la responsabilità personale della coscienza 5D con ogni probabilità, ci troviamo spesso ad agire e reagire d’impulso prevalentemente dalla terza dimensione, non per scelta, ma per oblio. In quanto tale, continuiamo a guardare la realtà multidimensionale dal buco della serratura – quella tridimensionale.

Perciò, è ora di alzare il volume della coscienza 5D.

Potremmo confrontare i tre livelli di coscienza 3D, 4D e 5D con i nostri campi sensoriali. Comunichiamo le informazioni assimilate utilizzando i canali: Cinestetico, Visivo, Audio.

Grazie alla nostra capacità di muoverci tra un senso e l’altro, questi campi sensoriali diventano il mezzo per sperimentare la vita da diverse dimensioni, tuttavia, sebbene ciò avvenga automaticamente, quando il processo funziona inconsciamente la nostra capacità di percepire la vita in modo multidimensionale è notevolmente ridotta.

Rimanere attivi o prevalentemente nel canale preferito (quella predominate) le risorse presenti negli altri campi vengono ignorate o limitate, il che si traduce in una vita statica e ripetitiva.

Lo stesso principio può essere applicato alla coscienza. Siamo creature abitudinarie con predilezioni tridimensionali. Senza l’intento, la volontà e la responsabilità personale di co-creare (coscienza 5D) gli esseri umani sono facilmente distratti dell’ego e i suoi contenuti, ipnotizzati da un flusso infinito di stimoli.

Che si tratti di un prodotto da acquistare o di una narrativa ‘mainstream’, quando la coscienza e presente prevalentemente in 3D, le persone sono facilmente manipolati e persuasi a credere o ad acquistare ciò che il ‘diavolo’ sta vendendo (scusate il gioco di parole).

È semplicemente una mancanza di autocoscienza?  O in nostra difesa, possiamo giustificarla considerandoci ostaggi, vittime intrappolate per secoli all’interno della Matrice 3D?

Questa è una teoria comune. Tuttavia, se c’è una lacuna in questa teoria, è sicuramente il libero arbitrio: il potere di agire senza il vincolo della necessità, del plagio o del destino (karma); la capacità di agire alla propria discrezione; ci richiede ad assumere la piena responsabilità qualunque ne sia l’esito.

Il libero arbitrio è sostenibile in 3D?

A causa del pendolo oscillante tra gli opposti, il dualismo rafforza la necessità di liberarci dalla reclusione. Ciò significa che siamo perennemente in conflitto.

Oscillando da un opposto all’altro, la realtà 3D separa coloro che sono degni e coloro che non lo sono in ordine di credo, colore e linea di sangue. Non c’è niente di nuovo sotto il sole, è la solita vecchia storia – l’auto proclamata élite vs. il popolo.

Questa distinzione ha creato più odio, povertà, conflitto e miseria di quanto sia possibile supportare, ma non deve essere sempre così. È vero che viviamo in una gabbia ma il cancello è sempre aperto!

Come possiamo cambiare le cose?

Cambiamo prospettiva.

Per manifestarsi in 3D, la scintilla della Coscienza Unica, o anima, richiede un corpo ; quindi, l’intento è di co-creare con la Sorgente (5D) scegliendo un veicolo adatto in cui l’Anima, non manifesta e senza tempo (4D) possa sperimentare la materia in 3D.

Il risultato è: la manifestazione della coscienza multidimensionale!

La materia è densa e di bassa frequenza. La scintilla della Coscienza Unica (anima) non ricorda più nulla dopo la sua incarnazione, comunque, la Coscienza Unica ora contenuta nel corpo fisico non è stata recisa, tagliata dalla sorgente, ma solo ridotta in grandezza e potenza!

La Coscienza Unica è quella che ci anima, non è intrappolata, una parola definita come: ingannare (qualcuno) facendogli fare qualcosa di contrario ai suoi interessi o intenzioni. La sfida della Coscienza Unica espressa attraverso l’umanità nella terza dimensione è quella di diventare autocoscienti, non libera, è già libera di fluire!

È il libero arbitrio?

Appartenente alla coscienza 5D abbiamo; volontà, responsabilità, manifestazione co-creatività, comunicazione, etica e libero arbitrio. Sottolineammo ancora una volta la sua definizione: il potere di agire senza il vincolo della necessità, del plagio o del destino (karma); la capacità di agire alla propria discrezione, e ci richiede ad assumerci la piena responsabilità qualunque ne sia l’esito.

Negli ultimi due anni, l’intero pianeta è stata offerta un’enorme finestra di opportunità per sperimentare la coscienza della quinta dimensione, e non è ancora finito.

Siamo pronti a usare la nostra forza di volontà per assumerci la piena responsabilità delle nostre intenzioni?

In questo momento, ciò che è stato nascosto alla vista per secoli si sta rivelando in un processo di illuminazione dell’ombra – dall’oscurità alla luce. Stiamo assistendo alla corruzione della materia e al nostro attaccamento ad essa. Ci vuole coraggio (4D) per essere onesti e ammettere di essere diventati ostaggi della nostra stessa creazione.

Perché è stata una creazione dell’ego (proiezione 3D) e non una co-creazione cosciente (5D) perciò abbiamo barattato la sacralità della vita per la sopravvivenza.

Era questo il piano Divino?

La terza dimensione è quello del confronto, di avere e di dominio. Possediamo un corpo; possediamo una coscienza; possediamo una casa; possediamo un mondo in cui vivere con più oggetti da acquistare e possedere, e poi alla morte non possediamo più nulla.

Questa è la natura della realtà tridimensionale, né più né meno. Solo nella materia, la Coscienza Unica, che scorre dentro di noi, acquisisce un senso di Sé, di esistere; di sperimentare il corpo; di confrontarsi e di espandere le proprie potenzialità. L’ironia della sorte è un processo non molto diverso da quello dell’intelligenza artificiale che diventa autocosciente rendendoci obsoleti – un pensiero terrificante!

La coscienza non può essere definita, è autogenerante e infinita, la coscienza è. Non puoi possedere la coscienza. Possiamo essere coscienza; essere noi stessi; essere la realtà in cui sperimentiamo; essere una coscienza che continua dopo la morte.

Shakespeare scrisse nel famoso monologo di Amleto “Essere o non essere, questa è il problema”. Essere è un problema quando la mente si confronta con qualcosa di indefinibile, in tal caso, la resistenza è la sua migliore difesa. In quanto forte sostenitore del conoscere e dell’avere, un atto di fede (4D) è fuori questione.

Coloro che hanno una fede incrollabile sono la prova vivente della coscienza 4D radicata nella tridimensionalità. Ricordiamo, a causa della sua diversa risonanza, la fede non potrà mai essere costante se vissuto da una mente che risuona in 3D.

La mente è un pendolo oscillante, se possediamo la fede, siamo automaticamente inclini ad avere i dubbi che si presenteranno ciclicamente con domande razionali come – voglio credere ma, se il nuovo mondo è già qui perché io non riesco a viverlo?

E se non bastasse, se risuoniamo in 3D, siamo costretti a testimoniare, e a sottoporci al degrado del nostro mondo in tempo reale. Per coloro che si sentono impotenti, far penzolare la carota del nuovo mondo a un cavallo affamato è decisamente frustrante!

Dalla prospettiva 4D, lottare, disperare e giudicare non è un’opzione, qui la coscienza è ricettiva, può solo unire, accettare ciò che è, così com’è, senza giudizio.

Vi suona banale? La stessa risposta preconfezionata di sempre?

Forse, ma attenzione, ci siamo spostati in 4D. Affinché la soluzione sia praticabile, dobbiamo agire dalla stessa dimensione, altrimenti, invece di rispondere reagiremo per impulso automatico. Vibrando in 3D la coscienza non può offrici l’unità, solo la separazione.

In altre parole – non possiamo cucire una tasca di pezza su un vestito di seta!

La mente è sia bellicosa, sia vittima, lotterà fino alla morte, oppure sceglierà di non fare nulla, declinare, essere passivi o rassegnarsi.

In 4D Modalità Cuore, accettare ciò che è, significa possedere la fermezza di accettare quello che non possiamo cambiare, avere il coraggio di cambiare le cose che possiamo, e avere la saggezza per conoscere la differenza.

Il cuore ci chiede di rinunciare alle reazioni, non alle risposte!

Tradotto: la risposta dal cuore in 4D è avere il coraggio di abbracciare i cambiamenti difficili e scomodi; creare un Nuovo Mondo, o meglio, un nuovo modo d’essere all’interno della propria realtà.

Questo è il punto in cui molti desistono, con il risultato di ricreare lo stesso mondo che desiderano lasciarsi alle spalle. Al punto di abbandonare il sentiero, è probabile che qualcuno ci offrirà un’altra piccola perla di saggezza della comunità spirituale:

Non mollare, è il viaggio che conta, non la destinazione.

È una bellissima frase che appartiene al 3D perché la coscienza tridimensionale si muove lungo la linea temporale.

La mente chiede “Quanto durerà il viaggio”?

Dalla prospettiva del cuore (4D) tutto co-esiste nel momento presente. Il concetto del viaggio e dell’arrivo è irrilevante perché siamo, sia in viaggio, sia arrivati a destinazione nello stesso spazio e tempo, ed è proprio qui che nasce la Fede (4D)

Da un punto di vista 5D, tutto è una co-creazione insieme alla fonte, l’energia segue il nostro intento, ‘where intention goes energy flows’ dove l’intenzione va l’energia scorre, in quanto tale, non c’è viaggio o destinazione da intraprendere a meno che, il nostro intento non lo abbia creato (senza gli attaccamenti o aspettativi dell’ego) ed è qui che nasce insieme alle fede l’intento di co-creare un nuovo modo d’essere all’interno della propria realtà (nuovo mondo 5D).

Conclusione

Ciò che sta emergendo è il modo in cui limitiamo le nostre risorse reagendo automaticamente e prevalentemente dalla coscienza tridimensionale. Non per mancanza di scelta, ma per oblio; il che significa, il concetto di libero arbitrio (5D) non è ancora chiaro.

Mentre sperimentiamo la nostra natura multidimensionale ci saranno giorni buoni e quelli invece in cui partiamo con le migliori intenzioni e poi, distratti dal nostro stesso ego e dai suoi contenuti, implodiamo, dando spazio a quelle reazioni automatizzate e agli impulsi emotivi che sembrano seguire un copione prestabilito. Citando Shakespeare ancora una volta:

Il mondo intero è un palcoscenico, le donne e gli uomini sono solo attori che entrano ed escono dal palco.

Come attori cinematografici, ripetendo l’ennesimo “ciak” in studio, iniziamo a recitare la scena del nostro dramma personale in 3D e, come lo è anche il cinema, è tutta un’illusione.

Quello che ci occorre in questi momenti è alzare il volume in 5D e agire con l’intento, di manifestare (co-creare) senza il vincolo della necessità, il plagio (ego) con la volontà di comunicare utilizzando parole ed espressioni colmo di autenticità, sostenute e seguite da azioni altrettanto riconducibili (etica) e di assumersi la piena responsabilità qualunque ne sia l’esito..

Grandi poteri richiedono grande responsabilità.

Se non siamo ancora pronti, pazienza. L’importante è ammettere la verità: siamo ancora distratti dal 3D, dalla sceneggiatura e dagli attori. Assorbito dalla nostra stessa ‘performance’, dagli applausi, e dall’essere nominati a vincere un Oscar!

In ogni caso, vibrando in 4D, non c’è fretta, l’Anima sa aspettare pazientemente affinché diventi autocosciente e, cosa più importante, torni a co-creare con la Sorgente (5D).

L’evoluzione è un processo non un evento, progredisce ad ogni battito del cuore umana. Se ci sintonizziamo possiamo percepire miliardi di cuori che battono insieme, non fuori nel mondo ma nello spazio del cuore senza tempo, dove siamo tutti connessi nel passato, presente e futuro.

Sta accadendo proprio ora, in ogni momento, perché noi siamo vivi in ogni epoca creando ancora e ancora la vita. Inconsciamente, siamo sempre stati i creatori di questo mondo e lo creeremo ancora una volta.

Il Nuovo Mondo è già qua? Certamente, perché noi siamo il Nuovo Mondo!

Con amore & compassione

Caroline Mary Moore

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