Possiamo Contribuire allo Smantellamento della Matrix 3D? Se Sì, Come?

L’universo è un sistema olistico in continua espansione. La sua evoluzione è un processo naturale che include anche il nostro pianeta, e come parte integrante di questo disegno, gli abitanti della terra sono chiamati a vibrare in risonanza con questo straordinario viaggio evolutivo.

La materia della realtà tridimensionale (matrix) è consolidata dalla gravità, dal tempo lineare, e nel caso del linguaggio, dal suono (vibrazioni e frequenze).

Sappiamo che le parole che articoliamo hanno il potere di manifestare la realtà (5° chakra), perciò, in questo articolo indagheremo sull’impatto di alcune parole chiave e su come mantengono la rigidità dell’emisfero cerebrale sinistro, che di conseguenza, rafforza la percezione della tridimensionalità piuttosto che permetterci di avvertire una realtà parallela e multidimensionale (5D).

Il Cervello Ordinario 3D

Le nostre lingue sono complesse. Costruiti con molteplici suoni che emettono una particolare frequenza, le parole passano attraverso i nostri filtri sensoriale: Cinestetico, Visiva e Audio che racchiudono in sé il potere di rafforzare la nostra realtà personale in 3D.

Il corpo fisico è progettato per operare ed esprimersi in un mondo materiale, ma anche se la struttura dell’encefalo è imposta per vibrare in risonanza con la coscienza 3D, il cervello umano conserva nella sua struttura uno straordinario potenziale multidimensionale.

Il Potere Delle Parole

Le regioni nei lobi frontali, temporali e parietali formulano ciò che vogliamo dire, e la corteccia motoria, nel nostro lobo frontale, ci permette di pronunciare le parole.

Queste regioni del cervello lavorano insieme come una rete per elaborare le parole per determinare il contesto e il significato di ciò che sperimentiamo.

La maggior parte di questa attività cerebrale legata al linguaggio, si verifica nella parte sinistra del nostro cervello, raramente i ricercatori hanno trovato persone che usano prevalentemente l’emisfero destro ma, alcune persone usano un mix uniforme di entrambi i lati (equilibrio tra i due emisferi = unità invece di separazione).

C’è una visione evolutiva secondo cui la specializzazione di determinate funzioni che si spostano da un lato all’altro del cervello (collaborazione) può essere un vantaggio, poiché molti animali, in particolare i vertebrati, mostrano la funzione cerebrale con prominenza su un lato solo.

Non è noto ai ricercatori il motivo perché l’emisfero sinistro del cervello prevale per quanto riguarda la lingua parlato, ma sanno che lesioni o condizioni come l’epilessia, se colpiscono il lato sinistro del cervello nelle prime fasi dello sviluppo di un bambino, possono aumentare le possibilità che il linguaggio si sviluppi sul lato destro.

Ciò indica che il cervello umano è “plastico”, flessibile, e può essere sviluppato tramite la pratica della consapevolezza poiché dimostra già una capacità di trasformarsi adattandosi a una lesione cerebrale.

Sapendo questo, come possiamo utilizzare, a nostro vantaggio, queste elasticità del cervello sopratutto in questo momento straordinario della nostra evoluzione della coscienza umana?

The Great Awakening – Il Grande Risveglio

Il Great Awakening è un risveglio globale alla Verità. Per secoli la verità ha vissuto nell’oscurità dei cuori umani. Quei pochi coraggiosi che hanno portato alla luce la verità hanno sempre pagato un prezzo pesante, perché dal punto di vista della mente/ego “la verità fa male”, e in caso loro ha fatto male in ogni senso della parola!

Siamo tutti consapevoli della corruzione all’interno della nostra società, ciò che è stato nascosto per secoli ora sta venendo alla luce. Questa è l’epoca delle rivelazioni. La verità è ora svelata dopo secoli di segretezza (l’Apocalisse).

Nulla può fermare questo processo evolutivo; tuttavia, molti si sentono frustrati perché quello che vedono è una sistema troppo forte e troppo corrotto.

Ma ricordiamoci – tutto è al servizio della luce, anche l’oscurità.

C’è molta frustrazione, paura e un senso di urgenza tra le persone, perché l’umanità sembra essere collettivamente sulle montagne russe diretta verso un disastro che molti si sentono incapaci di fermare.

Ma c’è sempre una scelta.

La risposta per molti è combattere il nuovo sistema. Sebbene sia un’opzione, è sempre una soluzione tridimensionale che si concluderà con una vittoria o una sconfitta. Il pendolo oscillante tridimensionale favorisce guerre e conflitti attraverso la natura della sua dinamica dualistica; perché una vittoria richiede una sconfitta e viceversa quindi si perpetuano all’infinito.

L’idea di non fare nulla lascia molti senza speranza con un acuto senso di impotenza. Quindi, come possiamo partecipare senza cadere nella trappola che rinforza la nostra percezione tridimensionale?

Il Grande Risveglio non è un evento passivo, ci viene chiesto di partecipare attivamente. Per molti questo è interpretato come svolgere un’azione fisica: manifestare o lottare, tuttavia, essere proattivi fisicamente è solo una parte di un ampio spettro che include qualsiasi trasformazione attiva innescata tramite uno sforzo personale.

Visto da questa prospettiva, possediamo un potere illimitato, perché ognuno di noi è in grado di articolare parole (suoni, vibrazioni, frequenze) che smantellano la matrice (linea verticale dualista).

Come? scegliendo consapevolmente parole che rappresentano una realtà multidimensionale (la linea orizzontale, trasversale).

Il Verbo ” Dovere”

Prendiamo ad esempio il verbo tipicamente tridimensionale “dovere” (linea verticale) e quello di “potere” (linea orizzontale) multidimensionale.

L’indicativo del verbo “dovere” rappresenta la modalità della realtà 3D: osservazione ed esposizione oggettiva. Viene utilizzato anche quando ciò di cui si parla è certo o si presume tale (opinioni o regole che sono imposte).

Chi detta quelle certezze?

Un qualsiasi autorità, ovvero, chi ha il controllo di chi ha bisogno di essere controllato, sia esso un governo, una istituzione, un padrone, un insegnante o un genitore.

Di tutti i tempi verbali, l’indicativo è il più usato perché l’educazione è insegnato ai bambini imponendo una serie di regole, di certezze (devi/non devi). Tali regole, portate avanti nell’età adulta, stabiliscono il grado di approvazione e/o di affetto offerto o ritirato in base alla volontà di una persona di conformarsi e rispettare le regole, le richieste, le imposizioni e le aspettative.

Perciò, devi/non devi risuona con le frequenze della linea verticale 3D di controllo/controllato.

Raramente comunichiamo usando i vari tempi del verbo “potere” (Es.: io posso, tu potresti, noi possiamo, ecc.). A differenza di “io devo/ tu devi”, che suona come un’imposizione, dicendo “Io posso”, “tu potresti?” si pronuncia sia come un’affermazione, sia come una richiesta/domanda che apre la porta alla multidimensionalità (linea orizzontale) ma solo se/quando l’ego è assente.

La “certezza” della mente/ego desidera spingere la propria opinione o regola per stabilire chi ha il controllo (giusto/sbagliato, superiore/inferiore ecc.).

Fino a quando non ci rendiamo conto della differenza tra la linea verticale e quella orizzontale, trasversale, la mente/ego usa il verbo “potere” in modo scorretto. Nella sua forma di richiesta, se riceve un “no” come risposta, immediatamente l’ego entra in modalità vittima (perdente/impotente) e giudica l’altro come l’aggressore (vincitore/potente), innescando l’impulso emotivo di difendere/attaccare o giustificare/evitare (combattere/fuggire).

La Linea Verticale V.s La Linea Orizzontale

La linea verticale rappresenta la superficie della vita, la Matrix tridimensionale. È l’ego e il bambino/a ferito/a, le tre personalità dell’ego: l’aggressore, il salvatore e la vittima.  È dove risiede l’opposizione (separazione), il moralismo, il buonismo dei virtuosi, il dovere morale, gli obblighi, e l’amore condizionato.

Questa linea verticale è dove scaturiscono le reazioni, ovvero, l’impulso emotivo attaccare/fuggire. È governata dal concetto “Divide et impera”, dividere e conquistare, perciò la separazione. È la coscienza ordinaria espressa e applicata, sia in politica, sia in sociologia, perché serve per ottenere e conservare il potere sulle masse (macro), ma è usata anche nelle relazioni per assicurarci nelle relazioni un senso di potere personale (micro).

La linea orizzontale, traversale rappresenta il sé autentico. È la dimensione profonda della vita necessaria per l’introspezione e la trasformazione che sviluppa  la coscienza straordinaria. Qui risiede l’unità, l’umiltà, l’etica, la creatività, la sincronicità, le probabilità e non le certezze. L’energia va in risposta, non in reazione. Qui dimora il libero arbitrio, la volontà e la responsabilità personale – è la legge dell’uno, ovvero la connessione con tutto.

Possiamo trovarla dalla frase “tutti per uno e uno per tutti” resa popolare nel romanzo “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas. Sottolinea la solidarietà e il sostegno all’interno di un gruppo o sistema olistico; il gruppo sosterrà i suoi membri e i suoi membri sosterranno il gruppo perché infatti è un tutt’uno, una sola cosa.

Dal punto di vista 3D, la necessità di imporre un forte senso del “dovere” è tassativa per mantenere la linea verticale del dualismo tra chi controlla e chi è controllato (governo/popolazione, padrone/lavoratore, genitore/figli).

Mi vengono in mente i dieci comandamenti, una serie di regole che hanno gettato le basi della nostra civiltà occidentale, e sebbene quelle leggi nell’antichità portassero ordine dal caos, oggi c’è un disperato bisogno di un aggiornamento; l’intero sistema sta crollando e chi ha occhi per vedere è consapevole di essere testimone di un evento storico.

Globalmente l’umanità sta risvegliando una nuova realtà basata sulla responsabilità personale (linea orizzontale) piuttosto che sull’obbligo e le imposizioni sociali (linea verticale). E sebbene i numeri crescano di giorno in giorno, molti non riconoscono ancora dove risieda il proprio potere.

Alcune propongono l’unità attraverso le manifestazioni popolari ecc. perché il concetto tridimensionale è: united we stand, divided we fall, ovvero, uniti resistiamo, divisi cadiamo.

Questo ben noto idioma è stato attribuito al narratore greco del VI secolo a.C., Esopo, tuttavia, questa frase non rappresenta la linea orizzontale della croce, rappresenta e rinforza la linea verticale dualistica perché contiene sia l’unione, sia la divisione (vittoria/perdita = conflitto), in quanto tale, crea l’opposizione offrendo una reazione e non una risposta per superare la tirannia.

Ci viene detto che il nostro potere risiede nel fatto che siamo in molti. Questo è vero per quanto riguarda una rivolta o una guerra. Tuttavia, la nostra sfida è risuonare con un’altra realtà di una frequenza che esiste già ma che al momento non siamo in grado di percepirla perché i nostri cervelli vibrano ancora nella frequenza della linea verticale in 3D.

Il semplice fatto che siamo così tanti sarà una forza da non sottovalutare se/quando più persone diventano consapevoli della linea orizzontale, traversale, a quel punto il risveglio sarà inarrestabile.

La Paura

Uno degli ostacoli più discussi al risveglio globale nei circoli spirituali è la paura, il lato in ombra dell’amore. Siamo bombardati dal mainstream con quello che in inglese si chiama “ fear porn”.

Coloro che sono a conoscenza della propaganda insistono sul fatto che “non dovremmo” permettere alla paura di sopraffarci, perché la paura vibra a una bassa frequenza che interferisce con la nostra capacità di entrare in sintonia con la nuova energia che ha una frequenza più raffinata.

Quanti, in verità, riescono a fermare la paura che vibra quando pensiamo al possibile futuro che ci attende?

Se rimango sulla linea verticale, sono consapevole che non dovrei avere paura, ma nel momento in cui il mio sistema registra “dovresti/non dovresti”, immediatamente la linea verticale del dualismo si rafforza andando in separazione.

Cadendo nella trappola di reagire con la mente/ego (coscienza 3D), la paura, invece di trasformarsi, non fa che aumentare, innescando tutte le mie strategie di auto sabotaggio: repressione, sensi di colpa, e proiezioni espresse attraverso il meccanismo di lotta/fuga.

Posso fingere di non avere paura, ma la verità è – sono in negazione perché controllo non è trasformazione.

La paura è un’alleata se la accogliamo dalla linea orizzontale trasversale. Essere consapevoli della paura primordiale della sopravvivenza che vibra all’interno del corpo fisico (posso sentirlo = potere), ci libera dalle restrizioni del giudizio, della rabbia, dell’ingiustizia, della negazione o del senso di colpa.

Permettere a noi stessi di contattare l’energia di paura che vibra nel corpo è un’opportunità per sentirla, ascoltarla, riconoscerla e accoglierla. Solo così potremo evitare di proiettarla sugli altri come se fossero i nostri nemici, il che ci permette finalmente di vedere la verità nascosta dietro il gioco tridimensionale “Divide and impera”, divide et impera.

Quindi Siamo veramente impotenti?

Direi di no. Incominciamo sostituendo “non devo avere paura” (3D) con “io posso sentire la mia paura”, perché è la verità (5D).

Questa frequenza raffinata richiede discernimento, responsabilità, intenzione e volontà personale perché appartiene alla linea orizzontale, trasversale. È il passaggio della maturità tra il bambino/a interiore all’adulto autentico – in altre parole, è l’evoluzione della specie.

Al momento, un gran numero di persone possiedono un cervello emozionale immaturo (sistema limbico) perciò, sperimentano la vita dalla superfice, dalla linea verticale (ego).

Ma attenzione, senza il moralismo, “io posso”, “mi è permesso”, può essere potenzialmente rischioso; perché apre la porta all’immoralità.

Anche se l’autorità espressa come “devi/non devi” ha tenuto al guinzaglio i nostri impulsi primordiali (più o meno), tutto ciò è un’arma a doppio taglio, perché mentre ci impedisce di uccidere, stuprare e saccheggiare, è solo una strategia che mantiene la parte emotiva del cervello umano irresponsabile, immaturo, impulsivo e sottosviluppato, e inoltre – in risonanza con la frequenza tridimensionale.

La parte del cervello infantile ed emotiva (amigdala) ci priva di potere personale spingendoci a ribellarci o conformarci ad un’autorità superiore che stabilisce ciò che è permesso. Da adulti, questo separa le persone in gruppi ritenuti giusti o sbagliati, buoni o cattivi, cittadini virtuosi o deplorevoli criminali!

Se desideriamo veramente partecipare all’evoluzione insieme al nostro pianeta, il miglior punto di partenza è esprimere le parole che vibrino con la nuova realtà multidimensionale piuttosto che rinforzare la Matrix. Il celebre ingegnere e fisico Nikola Tesla disse:

 Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, pensa in termini di energia, frequenza e vibrazione.

Seconda le parole di Tesla non sembra esistere un’autorità superiore in quanto, l’universo è un sistema olistico; perciò, ogni componente è un’autorità a sé.

Il sole non chiede il permesso di splendere, perciò non abbiamo bisogno dell’autorità o l’approvazione per evolvere. A tutto il creato è stato dato in dono il libero arbitrio, sta a ognuno di noi ottenere una risposta/trasformazione tramite il proprio potere personale “io posso”, inteso come “è permesso”, quindi, concedersi (mi permetto) che è l’autorizzazione del Sé!

Il Sé è una parte integra della sorgente perciò…

Amore & Compassione

Caroline Mary Moore

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